Assurdo a sud - Libro e DVD - Associazione Culturale Olivadese

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Assurdo a sud - Libro e DVD

Titolo: “ASSURDO A SUD - L’Eccidio di Olivadi ”
Autore: Giuseppe Miggiano
Fonte: “I fatti del 21 giugno 1908” di Francesco Paparo in “Olivadi” di Luigi Fusto e Francesco Paparo - Calabria Letteraria Editrice - Gruppo Rubbettino - 2000
Prodotto da: Associazione Culturale Olivadese
Regia: Giuseppe Miggiano
Con: Federico Della Ducata, Piero Schirinzi

Scenografia e Grafica: Piero Schirinzi
Costumi: Teresa Cardinale
Musiche originali: Anna Maria Colabraro
Organizzazione e Stampa: Gianpiero Pisanello
Pubbliche relazioni: Teresa Lombardi
Direzione generale: Salvatore Selce
Regia tecnica e foto: Andrea Raho

Video

spettacolo tatrale (DVD - regia di Giuseppe Miggiano, gennaio 2007)
testo teatrale (di G. Miggiano, prefazione di Marco Travaglio, giugno 2007)

L’Associazione Culturale Olivadese, nell’ambito delle attività 2006-2007, ha curato la produzione dello spettacolo teatrale “Assurdo a Sud – L’eccidio di Olivadi”, interamente ispirato ai fatti della storia olivadese dei primi del Novecento, già trattati nel volume OLIVADI, di Luigi Fusto e Francesco Paparo, pubblicato presso i tipi della Rubbettino, dalla stessa Associazione nell’anno 2000. (si veda la pagina "Di Olivadi un po' - I fatti del 21 giugno 1908").
Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Calandra” di Tuglie, in provincia di Lecce, nell’ambito di una più ampia attività di cooperazione tra le due associazioni, da anni impegnate in un’azione di scambio di esperienze e di proposte culturali tra i rispettivi territori di provenienza.
Si tratta di un’opera (la cui riduzione teatrale è stata curata dal regista della Compagnia Calandra, Giuseppe Miggiano) dai contenuti intensi e vibranti, che mette in scena le vicende che funestarono la vita di Olivadi agli inizi del 900: dal violento terremoto del 1905, alla strage che si consumò nel 1908, all’altro terribile sisma dello stesso anno, fino al processo celebrato a Vibo Valentia nel 1909. Quella catastrofe naturale è stata l'inizio di una serie di eventi tragici e paradossali, susseguitisi con una assurdità che è parsa emblematica. La rappresentazione non ha pretese moralistiche, né di denuncia. Vuole solo raccontare, con ironia e sarcasmo, quanto di grottesco vi fu in una storia che, pur nella sua drammatica semplicità, diventa simbolo di un Sud, che tra disastri e ritardi, con dignità, si rimbocca le maniche e cerca di risollevarsi
Con grande energia, con la forza della narrazione, con l’ausilio di elementi scenografici essenziali, ma ricchi di significati, si ripercorre l'odissea di Olivadi, agli inizi del ‘900.
Con le pubblicazioni del testo teatrale e del DVD della rappresentazione, l’Associazione Culturale Olivadese completa il percorso de “L’Eccidio di Olivadi”.
Da Olivadesi siamo contenti di aver contribuito a rimuovere il cono d’ombra e le incrostazioni che gravavano su queste drammatiche vicende capitate ad altri Olivadesi, quasi 100 anni fa. Lo diciamo senza retorica o autoreferenzialità, semmai con lo spirito di chi - non con pochi sforzi, ma non meno entusiasmo - ha compiuto un lavoro di spostamento: dal buio, quello fitto, in cui ci siamo inoltrati circa dieci anni fa (all’inizio delle nostre ricerche sulla vicenda) alla luce, amara, che illumina oggi quelle povere vite e quegli stenti. Che sono sembrati, e non solo a noi, capaci di assumere carattere emblematico della nostra terra.
Ad un secolo di distanza, con rispetto e senza volerci appropriare di nulla, torniamo col pensiero a tutti quelli, vittime e sopravvissuti, che hanno sofferto, senza nemmeno il conforto che altri sapessero o ricordassero.
Per dedicare loro il nostro sforzo.

Associazione Culturale Olivadese
Aprile 2007                                


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